
La signora è stata intervistata dal San Francisco Chronicle: l’ipotesi più accreditata, nella circostanza, riguarda la possibilità che qualcuno abbia sfruttato il WiFi di Jane per accedere a internet e scaricare illegalmente dei video porno. Negli Stati Uniti è già accaduto con un uomo accusato di diffondere della pedo-pornografia.
La pensionata non sa se la propria connessione wireless sia o meno protetta: l’unico indizio è la presenza di un gruppo di giovani nel vicinato. Tuttavia negli Stati Uniti non esiste una legge a tutela dell’utilizzo di internet da parte di terzi e, se riconosciuta colpevole, Jane dovrà risarcire personalmente le case di produzione.
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